San Gilberto, Abate, * sconosciuta, † 5 giugno 1152
Il cavaliere Gilberto, della nobiltà di Alvernia, su consiglio dell’abate premostratense Ornifio dell’abbazia di Dilo partecipò alla seconda crociata (1147-1149) predicata da san Bernardo a Vézelay e guidata dal re francese Ludovico VII. Questa crociata si concluse però con una disfatta militare. Gilberto, sopravvissuto a questa guerra, decise, insieme con la moglie Petronilla e sua figlia Ponzia, di donarsi a Dio e di entrare in un monastero. Donò parte del suo ingente patrimonio ai poveri e provvide all’edificazione del monastero femminile di Aubeterre, dove entrarono la moglie e la figlia. Divenuto frate premostratense nell’abbazia di Dilo, Gilberto fondò l’abbazia di Neuffontaines e nel 1151 ne divenne il primo abate. Sull’esempio di san Norberto, fondò un ospedale che divenne ben presto molto noto per i miracoli che vi avveniva. Animato da grande compassione, Gilberto si dedicava personalmente ai tanti ammalati. Gli venivano affidati soprattutto bambini gravemente infermi: dopo aver imposto su di loro le mani, li restituiva, risanati, ai genitori. Gilberto morì il 5 giugno 1152, esaurito dalle penitenze e dalle gravose fatiche.
Reliquie:
Nessuna
Approvazione del culto:
22.01./08.03.1728 da parte di Benedetto XIII
Iconografia:
Come premostratense, con la mano tesa verso i bisognosi, come abate e costruttore edile, a colloquio con gli architetti, con modellini di chiese o conventi, benedicente, con gli strumenti del suo servizio in guerra ai piedi.
Preghiera:
O Dio, che hai distolto il santo abate Gilberto dalle ricchezze del mondo per intraprendere la via della povertà, fa' che anche noi, percorrendo la via dell'umiltà, ci impegniamo a servire i fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.